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giovedì 19 luglio 2012

Nanotecnologie e difesa dell’ambiente: intervista a Leopoldo Pozzato di Nanosilv

Tra le notizie dell’estate 2012 vi è sicuramente quella relativa al BagniGiulia 85 di Riccione famoso per essere il primo stabilimento ecologico d’Europa. Tra i “segreti” vi sono le applicazioni basate sulle nanotecnologie.
Per saperne di più abbiamo intervistato l’Ingegnere Leopoldo Pozzato responsabile tecnico di Nanosilv, azienda attiva nell’ambito dell’edilizia, del restauro, dei colorifici e della pulizia i cui prodotti sono stati utilizzati nell’eco-stabilimento.
Che cosa è la nanotecnologia?
La nanotecnologia si occupa del controllo della materia su scala dimensionale inferiore al micrometro (in genere tra 1 e 100 nanometri) nonché della progettazione e realizzazione di dispositivi in tale scala. Alcune sostanze ridotte a nano-dimensioni presentano caratteristiche particolari, spesso diverse da quelle della medesima sostanza in dimensioni normali.
Quale contributo può dare alla difesa dell’ambiente?
Partendo dalla protezione delle superfici dall’acqua, dallo sporco e dagli agenti corrosivi, si spazia all’abbattimento delle sostanze inquinanti, al risparmio energetico sino alla riduzione dei batteri e dei funghi. Questi risultati sono ottenuti con materiali atossici presenti in natura (es. biossido di silicio) e sfruttando le proprietà che questi presentano quando son ridotti a dimensioni nano.
Ad esempio?
Pensiamo ai rivestimenti a base di nanoparticelle di biossido di titanio (TiO2) che attraverso la fotocatalisi hanno proprietà autopulenti, battericide, antimicotiche ed antinquinanti.
Le superfici trattate sono in grado di disgregare le sostanze organiche che si depositano su di esse, di disattivare fino al 99,98% dei batteri e l’87, 27% dei miceti. Inoltre eliminano le sostanze inquinanti tra cui gli ossidi di azoto: per ridurre la presenza di questi elementi bastano 1000 mq di superficie trattata quando invece servirebbero 56 alberi adulti.
Infine rendono le superfici superidrofiliche: basta una piccola quantità di acqua per “lavare via” lo sporco.
Abbiamo sentito parlare di pitture realizzate con le nanotecnologie che riescono ad aumentare l’ottimizzazione energetica degli edifici …
Nanosilv offre un additivo per normali pitture a base acqua che le rende termoisolanti ed idrorepellenti. I suoi componenti, oltre all’acqua, sono microsfere di vetro cave e nano particelle di biossido di silicio. Non contiene componenti tossici e/o inquinanti.
La pittura addizionata ha una bassa conduttività termica (λ=0,1292 W/(mk)) e riflette più del 92% delle radiazioni che la colpiscono, riduce i ponti termici ed attenua le differenze di temperatura sulle pareti.
L’idrorepellenza impedisce alla superficie di assorbire acqua e una superficie asciutta conduce meno calore di una superficie bagnata, inoltre ostacola la formazione di muffa. Il risultato? Minore consumo di energia per riscaldare e rinfrescare gli ambienti e la pittura dura più a lungo.
fonte immagine | riqualificazioneenergetica.info

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